Quando
guardo fuori dalla finestra mi soffermo sempre sull’”oltre” : chi di noi non si
è mai posto la domanda “cosa c’è oltre quella montagna, quel mare, quella linea
verde che sembra confine ultimo dei nostri piani?” Quando guardo fuori dalla
mia camera vedo un muro, un muro che è poi così familiare, ma se ci penso, cosa
se ne fa una persona di un muro?Se mi affaccio al balcone vedo il mondo (o
almeno un piccolissimo scarto), allo stesso tempo vicino e lontano, allo stesso
tempo mi appartiene e non mi appartiene. Se guardo dentro di me, cosa posso mai
vedere?!
Siamo
rinchiusi nelle celle dei nostri limiti immaginari
FRANCESCA ROTONDI
FRANCESCA ROTONDI
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