Lisario o il piacere infinito delle donne
Per me l’incontro con un autrice di libri Antonella Cilento è stata un’esperienza veramente interessante non solo dal punto di vista didattico ma anche da quello umano e psicologico. La conoscenza diretta dell’autrice, la quale era un’ entità oscura al di fuori della vita quotidiana, semplicemente immaginata dalla lettura del suo libro Lisario è stato qualcosa di veramente bello. Partendo da un’introduzione fatta dall’autrice, le abbiamo fatto varie domande sulla trama, sui personaggi e sul suo modo di scrivere. Va sottolineato che le domande non erano preparate in classe, ma sono state formulate spontaneamente da noi ragazzi al momento dell’incontro sotto la spinta delle emozioni suscitate dall’avvenimento e degli spunti suggeriti dalle parole dell’autore.
La Cilento ci ha catapultato nella Napoli del '600, (sfondo storico e sociale del libro). Qui troviamo una società vivacissima,il cui apice assoluto è rappresentato dalla cultura, una Napoli splendida che accoglie Cervantes e Caravaggio, ma anche una Napoli appestata e culla di continue rivolte a causa di profonda crisi dovuta alla pesante tassazione; si presenta maleodorante, sporca, nonchè culla della criminalità. In un tempo nel quale le donne non avevano molti diritti non era concesso loro una grande libertà, dovevano soltanto obbedire a un uomo. Non a caso dunque la Cilento sceglie come protagonista del suo romanzo,una figura femminile: Lisario, una giovane ragazza, non dotata di chissà quale bellezza e soprattutto muta. Ebbene anche se paradossale Cilento fa innalzare un grido per una maggiore libertà femminile proprio a colei che non poteva farlo, per l’appunto Lisario. Con l’autrice inoltre abbiamo inoltre parlato liberamente di molti temi primo fra tutti la sessualità osservata da un punto di vista femminile. La Cilento si è rivelata una persona affabile e cordiale molto disponibile al dialogo e molto entusiasta del suo lavoro. Un’ esperienza da rifare !!
Davide De Angelis
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