La condizione della donna nella Napoli del 600
Dopo aver letto il libro intitolato " Lisario o il piacere infinito delle donne" sono rimasta colpita dalla tematica, cioè la scoperta di una consapevolezza del desiderio e del piacere femminile all'epoca dei vicerè spagnoli a Napoli nel 1600. È stato molto interessante, malizioso, divertente soprattutto per la ricostruzione della Napoli Barocca. La protagonista è una ragazza di nome Lisario Morales, muta a causa di un intervento alla gola mal riuscito. Spesso di nascosto scrive lettere alla Madonna. Per evitare il matrimonio che le viene proposto cade addormentata e ogni qualvolta non si può opporre alla violenza degli adulti, dorme. Dopo alcuni mesi viene curata da un medico fallito che arriva a Napoli per rifarsi una reputazione e grazie a lui si sveglia e ciò accade perché lui toccandola le fa provare il piacere sessuale. Lisario, però , alla fine è costretta a far da cavia per un uomo che non ama. Egli è ossessionato dal piacere sessuale delle donne e usa la ragazza per i suoi esperimenti. Questa attenzione morbosa fa molto male a Lisario. Lei infatti ha scoperto nella sua vita il dono del piacere femminile però purtroppo anche il prezzo da pagare per possederlo. Il valore di questo romanzo è proprio la condizione delle donne dell'epoca, trattate come oggetti che servono solo a soddisfare il desiderio sessuale maschile. Ciò che mi ha colpito è stato anche il linguaggio perché l'autrice usa una prosa e un linguaggio che si inseriscono bene nel contesto storico nel quale si svolge la vicenda. Si tratta di un libro che io consiglierei di leggere, innanzitutto per approfondire l'epoca storica e per conoscere la condizione femminile di quel periodo.
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