domenica 22 marzo 2015

I genitori ai tempi dei social e di internet

Avere la possibilità di incontrare dal vivo uno scrittore è sempre un gran privilegio.
In questo caso, però, scrivere che l'incontro con Scurati è stato intrigante e stupendo corrisponderebbe a mentire spudoratamente.
Sarò sincera, la volontà di ascoltare c'era, ma per vari motivi, come l'acustica, l'argomento trattato e l'impostazione generale dell'incontro, mi hanno portato a seguire ben poco.
Certamente la discussione mi ha permesso di fare una riflessione su due punti.
Innanzitutto quella riguardo alle conseguenze che la nascita di un figlio ha su una coppia.
E' emerso che l'avvento di un figlio ha in sé del paradossale in quanto la nascita, un lieto evento, coincide con la morte della coppia.
Indubbiamente un figlio stravolge la vita di tutti i giorni, incidendo negativamente anche, ad esempio, sulla vita sessuale.
Io, nonostante tutto, sono arrivata alla conclusione che una coppia giunge al tramonto solo se vi era un'incompatibilità precedente o solo se ci si annulla completamente per i figli.
Dico questo prendendo come punto di riferimento i miei genitori. Sarebbe da ipocriti dire che il loro amore è perfettamente uguale a quello di 30 anni fa, ma, il ritagliarsi sempre degli spazi per se stessi e il fatto,poi, che noi figli siamo cresciuti, li ha portati a tagliare questo traguardo “strepitoso” per la nostra epoca.
Importante,poi, è anche la riflessione riguardo alla figura paterna.
Legandosi alla prassi che sta prendendo sempre più piede negli ultimi anni, anche i miei sono dei genitori tardivi.
Io sono l'ultima di tre figli e con mia sorella maggiore abbiamo 10 anni di differenza quindi i miei genitori avevano quasi 40 anni quando mi hanno avuta.
L'età di mio padre per me non è mai stata un problema, dato che era pressochè uguale a quella degli altri genitori, per mia madre invece la situazione è stata differente.
Lei aveva 10/15 anni di differenza rispetto alle altre mamme; per questo, ogni volta che me lo chiedevano, abbassavo la sua età sensibilmente, non riuscendo a capire che ciò era del tutto normale dato che io avevo dei fratelli che avevano già 20 anni mentre i miei compagni avevano fratelli di 5/6 anni. Con forte rammarico da parte di mia madre :), avendo capito il tutto, non lo faccio più.
In realtà non so dire a quale generazione di papà il mio appartenga.
Sicuramente, non mi ha mai cambiato il pannolino ma questo era solo dovuto al fatto che di giorno lavorava e di sera, dato che era stanco, era mia madre a farlo.
Non è mai stato un uomo burbero né tanto meno autoritario è sempre stato, sebbene alcuni storcerebbero il naso, quasi un amico, che ha, comunque, saputo educarci.
Ora, detto ciò, credo che importante non sia il dare amore ai figli, indipendentemente dai gesti compiuti.
 Auguri a tutti i papà, anche se in ritardo!!

Federica Morelli


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