martedì 10 giugno 2014

Effetti positivi della Marjuana



La marijuana è sempre stata molto criticata dai media per il suo uso ludico. Oggi la marijuana legale a scopo medicinale è in aumento, soprattutto negli Stati Uniti dove l’uso terapeutico è sempre più regolarizzato e dove a breve (in California) ci saranno i primi referendum per la legalizzazione
1.       CURA L’EMICRANIA
2.        RALLENTA LA CRESCITA DEI TUMORI
3.       ALLEVIA I SINTOMI DELLE MALATTIE CRONICHE
4.       PREVIENE L’ALZHEIMER
5.       CURA IL GLAUCOMA
6.       PREVIENE LE CONVULSIONI
7.       AIUTA CHI E’ AFFETTO DA ADD (ATTENTION DEFICIT DISORDER) E ADHD (ATTENTION-DEFICIT/HYPERACTIVITY DISORDER ovvero SINDROME DA DEFICIT DI ATTENZIONE E IPERATTIVITA’)
8.       PUO’ TRATTARE I SINTOMI DELLA SCLEROSI MULTIPLA
9.       AIUTA AD ALLEVIARE I SINTOMI DELLA SINDROME PREMESTRUALE
10.   AIUTA A CALMARE CHI E’ AFFETTO DALLA SINDROME DI TOURETTE E DA DISTURBI COMPLULSIVO-OSSESSIVI

lunedì 9 giugno 2014

C'è bisogno di una RIVOLUZIONE






"Venite intorno gente, ovunque voi siate, le acque intorno a voi sono cresciute ed è meglio che cominciate a nuotare o affonderete come sassi perchè i tempi stanno cambiando"

Riprendendo questa traduzione un po' libera dell'inizio di "the times they are changin", brano bellissimo e folgorante, in cui Bob Dylan se la prende col mondo, con i governanti, con i bacchettoni, con i padri e con le madri che ascoltano "love me tender" e disprezzano la cultura avanguardistica leggermente free di inizio anni Sessanta, con i critici, gli scrittori e persino con i cantanti. La rabbia è insostenibile i tempi stanno cambiando, stanno cambiando sul serio. Un modo per esprimere tutta la propria rabbia, la propria inquietudine contro un mondo violento e palesemente inumano. Questo brano è forse il lavoro più politico, e in qualche modo più controverso di un Bob Dylan massacrato dai dubbi, dalle speranze e dagli ideali forse traditi. Il gioco questa volta non lascia spazio alla poesia e alla retorica, ma solo al disgusto e alla rabbia.
The times they are changin è uno dei miei brani preferiti, dal momento che in esso ritrovo le parole di un giovane 23enne che mi somiglia, con le me stesse riflessioni ,con i miei stessi dubbi e con la mia stessa voglia di CAMBIARE IL MONDO. Mezzo secolo ci divide 1964-2014, ebbene ci ritroviamo nella stessa situazione, una società corrotta, che non ci dà spazio, che non dà spazio a noi giovani, che non dà spazio al futuro. C'è bisogno di dire BASTA, c'è bisogno di CAMBIARE.

"Venite senatori e membri del congresso
Per favore date importanza alla chiamata
E non rimanete sulla porta
Non bloccate l'atrio
Perché colui che si ferirà 
Sarà colui che ha cercato di impedire l'entrata 
C'è una battaglia fuori
E sta infuriando 
Presto scuoterà le vostre finestre
E farà tremare i vostri muri
Perché i tempo stanno cambiando."
                                                                                                                     BRUNA ROMANO


Tra tutte le poesie lette in classe quest anno quella che mi ha maggiormente colpito è stata 'Invictus', ovvero 'non vinto'. Letta in seguito alla morte di  Nelson Mandela, il quale  ha tratto da questi versi, per sua stessa ammissione fonte di sostegno nei 26 anni di prigionia. E' la consapevolezza di essere'invitto', mai sconfitto. Arrestato per tradimento, il futuro premio Nobel in prigione legge e studia, impara a padroneggiare la lingua afrikaner e fa sue queste parole, riecheggiate dal film di Clint Eastwood Invictus -L'invincibile: 

Dal profondo della notte che mi avvolge,
Buia come un pozzo che va da un polo all'altro,
Ringrazio qualunque dio esista
Per l'indomabile anima mia.

Nella feroce stretta delle circostanze
Non mi sono tirato indietro né ho gridato.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
Il mio capo è sanguinante, ma indomito.

Oltre questo luogo d'ira e di lacrime
Si profila il solo Orrore delle ombre,
E ancora la minaccia degli anni
Mi trova e mi troverà senza paura.

Non importa quanto stretto sia il passaggio,
Quanto piena di castighi la vita,
Io sono il padrone del mio destino:

Io sono il capitano della mia anima.
Il testo in inglese:

Out of the night that covers me,
Black as the pit from pole to pole,
I thank whatever gods may be
For my unconquerable soul.

In the fell clutch of circumstance
I have not winced nor cried aloud.
Under the bludgeonings of chance
My head is bloody, but unbowed.

Beyond this place of wrath and tears
Looms but the Horror of the shade,
And yet the menace of the years
Finds and shall find me unafraid.

It matters not how strait the gate,
How charged with punishments the scroll,
I am the master of my fate:
I am the captain of my soul.                                                       

                               
                                                                                                                                                                                   DAVIDE DE ANGELIS

"Una musica può fare..."


Okay , può essere che non freghi a nessuno, ma volevo farla da un po' la top 10 delle mie canzoni preferite, che ,per quanto sia personale, spera di trovare un minimo di consenso presso il/la lettore/lettrice. 

Ecco come ho pensato di rendere omaggio alle note del mio anno , espressioni del mio animo, dei miei cambiamenti e delle mie emozioni, quelle che ogni mattina per una dolce ora mi hanno rinfrescato con la loro doccia di note, fredda e distaccata ma introspettiva, come la nebbia di gennaio, poi calda e rassicurante, lì ad aspettarmi al ritorno, raggi di sole sul viso ,e occhi fuori, oltre le tendine , oltre gli alberi, oltre il cielo: l’infinito. E chi non ama per questo la musica? Per quello che dona alla nostra anima e al nostro corpo? Chi non ama il senso di profonda pace o di profonda inquietudine inumana in cui riesce a sprofondare? Chi non ama i brividi che lascia si rincorrano lungo la schiena e la smania di movimento che chiede ,voluttuosa, al corpo? E questo è il mio grazie per aver sostenuto i miei dubbi e le mie idee,  i miei pianti di gioia e quelli di disperazione, o di nervosismo, le mie versioni di greco e quelle di latino , per avermi dato un modo per scavarmi dentro, per placarmi, per darmi energia e ispirazione, per aprire la mia mente, per avermi fatto capire i miei limiti, per avermi distrutta e poi consolata , ed avermi cullata e allattata, lasciandomi dolcemente addormentata. 

E proprio per “celebrarla” ho deciso di elencare la mia top 10 : non è stato carino scartare molte canzoni e molti gruppi che meritavano di essere nominati , ma è l'ingiustizia della classifica, che opprime sempre chi deve effettuare una scelta tra molti. Queste sono le mie canzoni preferite, le più ascoltate e le più amate, almeno per quanto riguarda quest'anno.

 

ATTENZIONE : Questo è un ordine di "incapatura" , ossia, non essendo capace di scegliere la mia preferita, (a turno un po' tutte lo sono state in base al periodo, al mese e alla situazione) dovevo pur trovare un ordine vagamente logico, ed è l'ordine cronologico con cui si sono succedute nei mesi diventando le mie preferite del momento.

 

 1) All Along the Watchtower (versione di Jimi Hendrix)



2) While my guitar gently weeps ( The Beatles)



3) Under the Bridge (Red Hot chili Peppers)


 

4) Supersonic (Oasis)





5) Blood Brothers (Iron Maiden)




 
6) Shine on You crazy Diamond (Pink Floyd)
 
7) Epitaph ( King Crimson)
 
8) Dancing with the Moonlit Knight (Genesis)
 
9) Summertime (versione di Janis Joplin)
 
10) Since I've been lovin you ( Led Zeppelin)
 
Debora de Toro
 
 
 


 


 

Guardare non è vedere

Quando guardo fuori dalla finestra mi soffermo sempre sull’”oltre” : chi di noi non si è mai posto la domanda “cosa c’è oltre quella montagna, quel mare, quella linea verde che sembra confine ultimo dei nostri piani?” Quando guardo fuori dalla mia camera vedo un muro, un muro che è poi così familiare, ma se ci penso, cosa se ne fa una persona di un muro?Se mi affaccio al balcone vedo il mondo (o almeno un piccolissimo scarto), allo stesso tempo vicino e lontano, allo stesso tempo mi appartiene e non mi appartiene. Se guardo dentro di me, cosa posso mai vedere?!
Siamo rinchiusi nelle celle dei nostri limiti immaginari


                                                                                                   FRANCESCA ROTONDI

Liberi di sbagliare...per poter ricominciare

Si sbaglia sempre,si sbaglia per rabbia,per amore,per gelosia.
Si sbaglia per imparare.Imparare a non ripetere mai certi sbagli.
Si sbaglia per poter chiedere scusa,per poter ammettere di aver sbagliato.
Si sbaglia per crescere e per maturare.
Si sbaglia perchè non si è perfetti,si è umani.

Così recita una frase di una canzone di Bob Marley che sento molto vicina a me in questo momento della mia vita dove tutto intorno gira e rigira senza sosta!Quindi,come dice Alberto Jess,tutti gli uomini hanno bisogno di vivere tre vite:
-Una vita per poter sbagliare
-Una vita per correggere gli errori 
-Una vita per riassaporare il tutto


                                                                                                                             -Kevin Veltro

"L'uomo è per natura un animale politico"

Ripensando all'anno scolastico appena andato via, mi rendo conto che durante le nostre lezioni, molte volte, LA POLITICA, è diventata oggetto dei nostri discorsi.
Ma cos'è realmente questa politica?  
Nella «Politica», uno degli scritti di Aristotele, il filosofo, definisce l’uomo "animale politico", perché è in grado di costruire una società senza essere mosso da nessuna esigenza primaria; fa questo con grande naturalezza visto che vivere con gli altri è una parte determinante della sua condizione normale e naturale. L'essere umano, infatti, a differenza degli animali che danno vita a comunità istintivamente, ad esempio, per procurarsi del cibo, sente un bisogno incontrollabile di vivere a stretto contatto col suo simile, non può in nessun modo sorreggere l’opprimente idea di restare in balìa di se stesso, senza nessuno che lo sostenga, lo conforti, lo induca alla conversazione, lo renda felice; anche se a restargli a fianco sarà un pover'uomo, brutto, cagionevole, arido di contenuti, lui sarà sempre felice di averlo accanto.
 La prima definizione di "politica" (dal greco πολιτικος) risale ad Aristotele ed è legata al termine "πόλις", che in greco significa "città", la comunità dei cittadini; secondo il filosofo, "politica" significava l'amministrazione della "πόλις" per il bene di tutti, la determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano. Al di là della più antica definizione, la politica in senso generale,  riguardante "tutti" i soggetti facenti parte di una società, è l'occuparsi in qualche modo di come viene gestito lo stato o sue substrutture territoriali. In tal senso "fa politica" anche chi scende in piazza per protestare. Secondo altri pareri invece, la politica in senso generale è l'occuparsi del bene pubblico e dello Stato nel senso più ampio.
Dovendo descrivere il mio punto di vista sulla politica e sulla situazione generale sociale, non so davvero come muovermi e da dove partire. Fortunatamente o purtroppo ho solo 17 anni e non ho potuto valutare e riflettere su tante cose che sono accadute.. Chi secondo me è una persona affidabile e seria oggi politicamente? Una persona nella quale riporre la mia fiducia, il mio impegno, il mio futuro? Sforzando la mia mente il più possibile, mi rendo conto di essere sperduta. Sento parlare di destra, di centro e di sinistra, ma non sento parlare di ideali, di coerenza, di bene pubblico e sociale. Mi rendo conto che noi giovani, oggi, non sappiamo cosa sia la politica, non sappiamo chi governa il nostro Paese, non sappiamo cosa accadrà un domani, non siamo cittadini politicamente formati e tutto questo perchè non troviamo nessuno alla nostra altezza, all'altezza del popolo, della gente, delle persone, ma troviamo solo un mondo politicamente corrotto. Un mondo corrotto abitato da uomini e donne assetati del proprio egoismo per il quale sarebbero capaci di fare anche le cose più brutte. Disinformati, distaccati e lontani: è questo il rapporto dei giovani nei confronti della politica. E' importante coinvolgere noi giovani nella politica, dopotutto saremo noi la società del futuro, le redini della politica saranno nelle nostre mani: ma quale futuro possiamo immaginare per la nostra Italia con dei giovani così nauseati dalla politica?

Enza Napolitano



domenica 8 giugno 2014

Anche il primo liceo é andato!

Quest'anno scolastico é volato! Sembrava ieri che ricominciavamo... É stato un anno intenso, nuove materie, nuovi professori e ho avuto bisogno di sviluppare un nuovo metodo di studio per riuscire a seguire tutto!  É stato un anno gratificante... É state bello vedere, dopo infinite notti di studio, i risultati! Ci sono stati anche momenti in cui avevo voglia di chiudere tutto e uscire anziché stare dentro a studiare e ancora non riesco a capire dove ho trovato la volontà di continuare a stare sui libri anche il 31di maggio!  Finalmente poi è arrivato il 6 giugno, ultima interrogazione, ultimo giorno di scuola, pranzo di classe e poi finalmente ESTATE! Di quest'anno ricorderò la commozione durante le ore di religione, le infinite interrogazioni di qualche professore, le notti passate a studiare, l'ansia prima dei compiti, le litigate, le risate che non mancavano mai! E con un po' di commozione vi auguro una splendida estate! Ci vediamo a settembre :) 

"Dove è dubbio, che io porti la fede"

Spesso mi chiedo se c'è qualcuno che mi sente, mi osserva, mi guida, se davvero esiste quel dio che tutti cercano. Sto attraversando un periodo un po' strano riguardo al mio rapporto con Dio. Da un po' di tempo non sento più il bisogno di confidarmi con lui, di ringraziarlo, di fargli domande che ogni tanto mi pongo.Questo è un periodo in cui mi allontano e mi avvicino alla fede senza capire realmente cosa sia la mia fede. Un po' di tempo fa cercavo Dio nelle stelle, che mi sembravano essere più vicine a Lui, adesso evito di cercarlo, non sento il desiderio di parlargli e questo mi spaventa. Sento di non aver bisogno di Lui. C'è però in questo momento qualcosa che manca nella mia vita, ma questa mancanza non è così forte da provare a cercare un nuovo contatto. Non riesco più a credere in Lui come ho sempre fatto, non riesco ad affidarmi a Lui, non prego più. La fede nella vita dell'uomo è necessaria, ci serve, e questa mia lontananza mi preoccupa mi fa sentire sola. Sarà anche un' idea stupida, ma per me quel dio era un amico, un amico a cui aprirsi e confidare anche i segreti più intimi e nascosti dell' anima. Un amico che mi conosceva meglio di chiunque altro e che, senza rispondermi, mi stava vicino e mi guidava. Adesso lo sento così lontano, distante da me. Forse ho bisogno di riscoprirla la mia fede, soprattutto in momenti come quello che sto vivendo, in cui ho avuto il primo grande dolore per la perdita di una persona cara. Forse parlare con Lui potrebbe aiutarmi. Credere potrebbe spingermi ad accettare la morte come parte della vita. Io la morte devo ancora imparare ad accettarla, per questo spero di ritrovare la mia fede, perché sono sicura che potrebbe colmare il vuoto che sento adesso.

                                                                                                                             Claudia Pastore

Spesso mi chiedo se c'è qualcuno che mi sente, mi osserva, mi guida, se davvero esiste quel dio che tutti cercano. Sto attraversando un periodo un po' strano riguardo al mio rapporto con Dio. Da un po' di tempo non sento più il bisogno di confidarmi con lui, di ringraziarlo, di fargli domande che ogni tanto mi pongo.Questo è un periodo in cui mi allontano e mi avvicino alla fede senza capire realmente cosa sia la mia fede. Un po' di tempo fa cercavo Dio nelle stelle, che mi sembravano essere più vicine a Lui, adesso evito di cercarlo, non sento il desiderio di parlargli e questo mi spaventa. Sento di non aver bisogno di Lui. C'è però in questo momento qualcosa che manca nella mia vita, ma questa mancanza non è così forte da provare a cercare un nuovo contatto. Non riesco più a credere in Lui come ho sempre fatto, non riesco ad affidarmi a Lui, non prego più. La fede nella vita dell'uomo è necessaria, ci serve, e questa mia lontananza mi preoccupa mi fa sentire sola. Sarà anche un' idea stupida, ma per me quel dio era un amico, un amico a cui aprirsi e confidare anche i segreti più intimi e nascosti dell' anima. Un amico che mi conosceva meglio di chiunque altro e che, senza rispondermi, mi stava vicino e mi guidava. Adesso lo sento così lontano, distante da me. Forse ho bisogno di riscoprirla la mia fede, soprattutto in momenti come quello che sto vivendo, in cui ho avuto il primo grande dolore per la perdita di una persona cara. Forse parlare con Lui potrebbe aiutarmi. Credere potrebbe spingermi ad accettare la morte come parte della vita. Io la morte devo ancora imparare ad accettarla, per questo spero di ritrovare la mia fede, perché sono sicura che potrebbe colmare il vuoto che adesso sento.

Un altro anno se ne va

Un altro anno se ne va!

Eh già! Un altro anno se ne va. Anche il primo liceo è terminato.

All’ inizio dello scorso settembre , maggio e giugno mi sembravano lontanissimi e immaginavo quest’anno come una montagna da scalare. Sebbene lo temessi, ero entusiasta di cominciare; mi sentivo carica, ma soprattutto ero incuriosita…. Al solo pensiero di scoprire nuove materie...nuovi professori....
E' stato un anno alquanto difficile e impegnativo.Molte volte ho avuto la voglia di abbandonare tutto, poi però il desiderio di raggiungere una soddisfazione personale era sempre più forte e con le mie difficoltà, passo dopo passo, sono andata avanti, fino a raggiungere la cima della montagna. 
Di quest'anno non ricorderò solo lo studio assiduo, che aveva un inizio, ma non un termine, i compiti andati male, le sventure che mi si sono presentate in momenti non opportuni;
Ci sono state ore in cui non sembrava di stare a scuola, oppure non sembrava che noi compagni ci conoscessimo da soli due anni, ma da sempre. Per non parlare delle risate fatte con alcuni professori... delle battute... delle infinite figuracce; 
una cosa mi resterà davvero a cuore: il legame che è sorto tra di noi. Mai come quest'anno mi sono sentita davvero a casa, come una vera famiglia.Nonostante possa risultare antipatica e rompiscatole per me loro sono importanti e voglio loro un gran bene(anche se forse non sembra). Un saluto a tutti.



Gagliarde Martina          
                                       

sabato 7 giugno 2014

Mayday. Mayday. Subito occorre soccorso. Passo.
Siamo caduti in un tranello. Passo.
Credevamo che, con l'inizio dell'Estate, i nostri problemi si sarebbero dissolti. Passo.
Poveri sciocchi. Passo.
Sono ancora lì, che picchiano con la stessa prepotenza. Passo.
Non so per quanto ancora potrà reggere la nostra imbarcazione di insicurezze. Passo.
Il mare è troppo grande e non tutti sappiamo nuotare. Passo.
Non potete abbandonarci qui. Passo.
Siamo solo dei bambini. Passo.
Mayday. Mayday. Passo.
Abbiate pietà. Passo.
                                

                                       Facchiano Lucio Alberto

Riflessioni sull'anno scolastico 2013-2014

"AH FINALMENTE E' FINITA!"
Sospiro di sollievo...
E' stato un anno alquanto intenso, ci sono stati momenti in cui ho pensato di chiudere i libri e prendere tutti 3, ma devo ringraziare la mia buona volontà se ogni volta in cui trovavo di meglio da fare( che poteva essere anche  guardare semplicemente  una mosca o fermarmi a pensare) ho riaperto quel libro e cercato di capire cosa avevano pensato Socrate, Platone, Aristotele, il mio carissimo Agostino, o cosa era avvenuto realmente in America a partire dal 1492  e in Europa nel XVI secolo.
Tuttavia c'è da dire che il peso dello stress e delle notte insonni non si faceva più sentire quando arrivava la gratificazione di aver preso un bel 9 ! :)
In ogni caso, quest'anno è stato bellissimo...ho imparato davvero molto, arricchito tantissimo il mio bagaglio culturale.
L'idea dei lavori di gruppo è stata davvero fantastica, ci ha permesso di imparare tante cose, che in un anno "normale" non avremmo potuto imparare.
A me è piaciuto molto questo modo di fare lezione "alternativo" con un professore "alternativo"....cose da cambiare: nessuna.
Per quanto riguarda le cose da migliorare, mi piacerebbe ( come ho già espresso nella famosa intervista che non possiamo vedere!) usare maggiormente i social network : ognuno di noi dovrebbe scegliere un argomento del quale discutere nella nostra "aula virtuale"  : sarebbe molto interessante ed istruttivo.
BUONE VACANZE !

                                                                          Caterina Arganese.